venerdì 12 aprile 2013

L'ALLEANZA PLEIADIANA/ARTURIANA - VIVERE IN DUE MONDI

 
 
Continua il racconto di Mytre dei Pleiadiani (tratto da www.suzanneliephd.blogspot.com):
 
02.04.2013
 
PARLA MYTRE :
"Mytria è persa, si è persa!" gridai a nessuno. "Come è potuto succedere? Ha dimenticato me, così come la sua vera realtà. Si è così tanto unita alla persona contattata che è diventata lei umana , anzichè mostrare all'umano come diventare lei".
Pensavo di parlare da solo, ma all'improvviso percepii una sensazione familiare alle mie spalle. Mi girai velocemente e vidi l'Arturiano che stava guardando il mio cuore. "Non preoccuparti Mytre. Per poter risvegliare i membri della nostra famiglia che indossano una tuta terrestre è necessario che noi comprendiamo a fondo ciò che si perde nell'illusione umana.
"Ti sei collegato con lei, ma lei deve ritrovare la sua strada dentro le emozioni dell'umano prima di riuscire a collegarsi a te. Sai che è stata capace di ricordare l'incontro della sala briefing che avete avuto prima dell'inizio di questa Missione. Ti puoi bilocare in quella Timeline per incontrarla e darle un messaggio."
Grazie per essere venuto in nostro aiuto", risposi all'Arturiano. "Stavo cominciando a perdere il controllo. Non avevamo idea di quanto fosse difficoltosa la terza dimensione. Come possono sopravvivere a tutte le illusioni della paura coloro dei nostri radicati qui?"
"Non in maniera semplice," rispose l'Arturiano. "Ma ora devi andare nella Timeline che in cui lei si trova. Lo puoi fare con la bilocazione, come ti è già capitato."
Avvertii il senso di urgenza dell'Arturiano, quindi non feci la miriade di domande che avevo in mente. Non avevo tempo per ideare un messaggio, quindi mi sarei affidato all'istinto. Centrai la coscienza nel mio Nucleo e ricordai il nostro ultimo incontro prima che iniziassimo questa missione. Quando mi trovai nella sala briefing, mi focalizzai sulla sensazione di avere Mytria a sedere accanto a me.
Inizialmente l'immagine era solo nella mia mente, ma continuando a concentrarmi, percepii i piedi che si appoggiavano al pavimento e la sedia accanto a me. Vidi l'Arturiano che ci parlava e sentii l'eccitazione nella stanza. Allora osai guardare alla mia destra ed ecco Mytria. Però, al posto della sua versione fiduciosa, che io avevo sempre conosciuto, percepii paura e confusione intorno a lei.
Quindi seppi di trovarmi nella giusta Timeline. La vedevo come mi ero aspettato di vederla, ma lei si vedeva come l'umano con cui era in contatto. Velocemente, prima che se ne andasse, dissi, " Devi mettere insieme persone che la pensino come te e dir loro di diffondere l'informazione che stiamo arrivando."
Cercai di seguirla fino alla destinazione della sua bilocazione, ma riuscii a trovare solo la zona e non il punto preciso. La sua forma primaria era rimasta sull'Astronave in un profondo stato di trance, mentre lei si bilocava sulla Terra. Però sarebbe stato pericoloso risvegliarla. Avrei aspettato per vedere se il suo sè terrestre avesse ricevuto il mio messaggio.

CONTATTO UMANO:
Dovevo avere le allucinazioni, ma quando tornai dalla trance, o stato di allucinazione, avevo un messaggio in mente che diceva, "Devi mettere insieme persone che la pensino come te e dir loro di diffondere l'informazione che stiamo arrivando." Non avevo idea di cosa fosse quel messaggio. Chi sono i "noi" che stanno arrivando? Poi, se ci sono persone che la pensano come me, io non le conosco. Perciò respinsi il messaggio, ricordo o illusione, e tornai alle occupazioni quotidiane.
Però, anche se continuavo a respingere il messaggio, questo tornava. Inoltre, dopo aver smesso di giudicarmi, iniziai a rendermi conto che c'era una sensazione molto speciale che accompagnava quel messaggio. Infatti, era una sensazione di familiarità, come se me lo avesse detto l'alto uomo biondo con gli occhi azzurri, forse prima che rientrassi da quella esperienza.
Allo stesso modo, la stanza mi sembrava familiare, e mi sembrava di conoscere le persone che erano lì. Tutti noi sembravano focalizzare la nostra attenzione verso un enorme Essere di Luce, che irradiava puro amore nella stanza parlando con noi. L'Essere di Luce sembrava essere la mia guida o il mio maestro. Uso il genere maschile, ma questo Essere era al di là di ciò. Sembrava parlare a tutti noi contemporaneamente, mentre simultaneamente si rivolgeva ad ogni cuore individualmente.
Il ricordo di questo Essere di Luce calmò le mie frenetiche emozioni e centrò la mia mente. Poi, come se all'improvviso mi ricordassi di qualcosa, mi girai alla mia sinista e vidi l'uomo alto con i capelli biondi che mi guardava dritto negli occhi. Fui sopraffatta dall'amore personale e spirituale che quest'uomo provava per me, e mi sorpresi a notare che anche io mi sentivo così nei suoi confronti.
Il ricordo di questo sentimento di amore e sicurezza mi diedero il coraggio di trovare un modo per seguire le sue istruzioni. Non sapevo dove si trovassero queste persone che la pensavano come me, ma avrei dovuto cercarle, conoscerle ed iniziare a raccontare con sincerità ciò che mi era successo.
Il pensiero di questo compito monumentale mi stancò e decisi di chiudere gli occhi per un attimo. Però mi addormentai subito e feci un sogno meraviglioso in cui io vivevo in due mondi.
Quando mi svegliai, mi chiesi se in effetti potevo vivere in due mondi contemporaneamente. Potevo io avere un'altra realtà che si sviluppava nello stesso momento di questa? Questo era un pensiero impossibile, ma mi sembrava di aver scoperto una verità importante. Dovevo fidarmi della logica e scacciare quel ridicolo pensiero di vivere in due mondi? Oppure dovevo ascoltare le mie sensazioni interiori?
So che la conclusione logica mi fece sentire sola e persa. D'altra parte, le sensazioni provate nel sogno mi avevano reso così felice, così appagata. Infatti, mi sentivo come se avessi rispettato una specie di promessa, una promessa fatta a me stessa. No, è una cosa sciocca. Sono rimasta troppo tempo a piangermi addosso. Ho bisogno di alzarmi e prepararmi per andare a lavorare domani.

Però, alzandomi per continuare la mia vita quotidiana, fui sommersa dal senso di solitudine e dolore. Sapevo di essere sola, ma perchè ero triste? "Ti manca Mytre", sussurrò una voce dentro di me. Ma chi è Mytre, e perchè mi dovrebbe mancare? Respinsi quel pensiero e mi diedi fare per prepararmi finalmente qualcosa da mangiare.
Tuttavia il cibo non aveva sapore e il ricordo dell'alto uomo biondo con gli occhi azzurri non abbandonava il mio cuore. Quell'uomo poteva essere Mytre?



 
 

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