venerdì 28 agosto 2015

LA LUNA PIENA D'AGOSTO - IL PONTE INTERDIMENSIONALE TRA RAZIONALITA' E INTUITO


Domani 29 agosto alle ore 20,36 la Luna raggiunge il Plenilunio a 06° dei Pesci, congiungendosi a Nettuno retrogrado, in opposizione al Sole in Vergine congiunto a Giove.
4 corpi celesti si fronteggiano ancora una volta lungo questa magica asse Pesci-Vergine, creando ponti, punti di incontro, giunzioni, nuove modalità di scambio e comunicazione tra emisferi opposti.
Come nessun altro segno la Vergine sa rappresentare la simbologia dell'emisfero sinistro del cervello, razionale e logico, ordinato e sistematico. Dall'altra parte i Pesci sono invece l'emblema dell'emisfero destro, creativo, sognatore, simbolico, inconscio.
Questo Plenilunio è accompagnato dalla presenza del Signore dei Pesci, Nettuno, che sta viaggiando retrogrado (13.06/18.11.2015) ed è quindi particolarmente concentrato sull'illuminare i contenuti più profondi e mistici della nostra Essenza. La Luna Piena prende luce dal Sole opposto in Vergine che si congiunge a Giove, il pianeta più grande del nostro sistema, ed entrambi danno risalto all'importanza di ricercare una modalità per concretizzare la creatività, perché non rimanga dispersa in forma di potenzialità. Tutto questo movimento importante a livello planetario si riverbera dentro il nostro corpo, attivando un interessante processo di unificazione interiore delle dualità, a cominciare dal settore fisico. Dentro di noi esiste una separazione fondamentale, quella dei due emisferi cerebrali, divisi dalla barriera del corpo calloso. Tuttavia, la nostra evoluzione ci permette di attivare l'inizio dell'azzeramento di questo senso di separazione, condizione che si ottiene di solito in un profondo stato meditativo. Quando ci troviamo in quella istanza, noi entriamo in connessione con il Tutto, tornando in contatto con l'archetipo antichissimo dell'Androgino, il maschio/femmina che vive potenzialmente in noi e che rappresenta l'obiettivo di completezza ed integrità che ciascuno di noi insegue da sempre. Quando sentiamo la nostalgia verso un benessere passato, quando ci struggiamo per un'assenza, stiamo richiamando l'Età dell'Oro in cui eravamo profondamente Uno. Poi la coscienza umana è decaduta, si è staccata dalla Fonte, ha perso la sua innocenza e ha iniziato a separare, a discriminare. 
Come detto, ogni cammino evolutivo tenta di riportarci a quella antica unità e ogni importante passaggio planetario ci aiuta a consolidarci in questo senso.
In particolare, questo Plenilunio ci dà la possibilità di consapevolmente attivare un ponte tra gli opposti dentro e fuori di noi, aiutandoci ad azzerare i conflitti. Ciò avviene perché i raggi planetari ci mostrano come superare il senso di finito dell'ego, aspirando ad una visione più ampia e vasta, a livello interiore, che ci conduca verso un'apertura del Cuore, dove tutto è possibile, dove semplicemente siamo, dove dolcemente ci lasciamo cullare. A quel punto nulla ha importanza, solo l'Essenza che si sprigiona ricca di se stessa. Quello è il paradiso e noi lo stiamo attivando.
Stefania Gyan Salila

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