lunedì 21 maggio 2018

IL CIELO ASTROLOGICO DI FINE MAGGIO - METTERE LUCE SUI BISOGNI PER SCOPRIRE I TALENTI - NOTTE BLU CRISTALLO, KIN 103




In base al Sincronario Galattico delle 13 Lune oggi ci troviamo nel dodicesimo giorno dell'Onda dell'Umano Giallo, il Tempospazio dedicato alla discesa dentro il corpo fisico di un nuovo paradigma di informazioni, grazie alle quali possiamo integrare/risvegliare gli strumenti che ci serviranno per il proseguimento del compito che ci siamo assunti scendendo qui.
La Notte Blu Cristallo, Kin 103, apre le porte di un viaggio dentro il Profondo, dentro l'Inconscio, per aiutarci fare chiarezza sui nostri panorami interiori. Questo tipo di risonanza è perfettamente sincronica con ciò che viene attivato dalle geometrie create dalle orbite planetarie del nostro Sistema Solare. L'Intelligenza Divina si muove attraverso le dimensioni, scendendo per permettere una risalita, un innalzamento. 
Guardando il Cielo astrologico di oggi, il Sole è entrato in Gemelli, Segno d'Aria, emanando frequenze più leggere rispetto a prima. Tuttavia altri aspetti ci richiedono attenzione ed osservazione. Ci sono importanti Opposizioni, cioè aperture di campi duali che preparano all'esperienza: 
Venere è entrata in Cancro (tematica della dolcezza, tenerezza, del bisogno di sentirsi amati ed accolti) e si trova così opposta a Saturno retrogrado in Capricorno (08°). La domanda che si viene a creare ci riporta davanti ai nostri bisogni irrisolti e alla conseguente possibilità di diventarne consapevoli. 
Ogni umano ha 5 bisogni fondamentali: cura, attenzione, nutrimento, protezione ed anticipo dei bisogni. Nasciamo corredati di queste antenne percettive e la nostra vita emotiva si struttura intorno al soddisfacimento dei detti bisogni. Se essi rimangono scoperti, cioè se i genitori non sono riusciti a soddisfarli, vengono poi proiettati verso il mondo, soprattutto verso un eventuale partner. Le richieste inconsce proiettate sono: devi rendermi felice; non mi devi mai lasciare; io sono l'unico/a per te; tu devi sempre esserci.
Se una relazione è strutturata così, i due partner hanno delle tematiche irrisolte rispetto ai propri bisogni.
Andando alla radice, si scopre che se un genitore non è riuscito a soddisfare un dato bisogno del bambino, è perché anche quel padre o quella madre erano rimasti a mani vuote rispetto a ciò che si aspettavano dai propri genitori. Chiunque, avendo un vuoto, lo trasmetterà, perché anche quello è ciò che siamo e che risuona con noi.
Quindi? Come spezzare questa catena? Astrologicamente l'aspetto di Opposizione tra Venere in Cancro e Saturno retrogrado in Capricorno ci aiuta a focalizzare il punto (l'aspetto dura fin verso la fine del mese). Venere è in questo caso la parte delicata e magica, creativa, innocente e pura. Saturno, nell'altra polarità, è la contingenza deprivativa che non ha permesso il flusso di nutrimento dalla Fonte al Cuore individuale, non ha permesso che la Magia fluisse e tutta la bellezza si è offuscata. Lo stato di coscienza in questo caso è sintonizzato sulla mancanza, sul grigio, sull'impossibilità, sulla non-realizzazione. 
Questo tipo di catena si spezza intanto prendendo atto di ciò che è e dando un nome a quello che sentiamo. Successivamente saremo portati a prendercene la responsabilità, traslando le richieste rivolte al mondo esterno verso noi stessi. Cosa ci manca per sentirci soddisfatti? Quali passi sono necessari da compiere per arrivare più vicini a sentirci nutriti? Soprattutto, cosa ci nutre? Cosa ci fa male?
Una volta arrivati a questo punto, il principio Venere in Cancro si trasforma nella forza creativa dell'ispirazione e dell'estro, mentre Saturno retrogrado diventa la Forza che coagula l'inventiva e la rende concreta. Così i nuovi progetti possono realizzarsi. Noi possiamo realizzarci.
E' nell'ascolto del Bambino Interiore che veniamo in contatto con tutti i nostri talenti, perché Esso li custodisce dentro le sue manine. Prendendoci cura dei nostri bisogni, diventandone consapevoli, ascoltiamo il Vuoto da cui si generava l'antico disagio. Nel sentirsi ascoltato il Bambino si acquieta, si fida, e ci dà accesso alla nostra parte più intuitiva ed ispirata. Questo è uno degli aspetti più magici in assoluto che conteniamo nell'animo. Da questo contatto cambia il livello percettivo e quindi la vita stessa.
Un altro aspetto interessante di questi giorni, per alcuni versi simile a quanto appena descritto, è quello creato da Mercurio in Toro che rimane fino alla fine del mese in opposizione a Giove retrogrado in Scorpione (16/15°). Anche qui, ad un livello più basso di frequenza, ci sembrerà di non essere ascoltati, di non venir visti. Anche in questo caso potremmo sentirci vittime delle circostanze, della mancanza d'amore, ecc. Tuttavia, l'insegnamento è quello di radicare la nostra sensorialità (Mercurio governa i 5 sensi fisici) nella profondità del nostro animo, che Giove retrogrado in Scorpione sta passando al setaccio. Radicare i sensi nella profondità vuol dire sapere dove si è, vuol dire guardare da dentro verso fuori, stabili nel respiro lento, sintonizzati con il ritmo interiore che è pacato e intenso allo stesso tempo. Questo si può chiamare anche processo di definitiva incarnazione. Essere nati e respirare non significa necessariamente essere radicati e presenti. Questo spesso si ottiene successivamente. Provando a chiedere informazioni sulla nostra nascita, possiamo comprendere tante cose su di noi. Sappiamo tutti come nascere sia di per sé un trauma che ci condiziona. Ripulire questo tipo di strato emozionale è un passo importante. Dopo l'ingresso di Urano  e la sua carica luminosa, stiamo in effetti facendo grandi pulizie dei diversi strati che hanno ottenebrato la visione fin qui.
Aura-Soma ovviamente ci dona un aiuto anche in questo caso: il Pomander Pink o Pale Coral possiedono frequenze molto delicate, di pura grazia e bellezza. Sono entrambi acquistabili su chalicewell.com





Direi che siamo davanti a tanti specchi, riflessi in modo preciso negli occhi della Vita, che non possiamo sicuramente ignorare. La Luce portata da Urano in Toro sta lavorando per attivare i diversi strati del sé. Le geometrie celesti aiutano a supportare il lavoro degli umani, aiutandoci a mettere  ogni cosa al suo posto.
Quello che ci vuole è sicuramente la forza di volontà, l'impegno verso se stessi e un po' di disciplina per rimanere nella costanza. Tutto questo è un allenamento, atto a risvegliare l'amore che possiamo provare nei confronti di noi stessi, che se riusciamo a attivarlo totalmente, allora sì che questo pianeta può diventare un posto migliore!
In Lak'ech! (Io Sono Un Altro Te Stesso)
Stefania Gyan Salila

6 commenti:

  1. E quando sono anni che si coccola il bambino interiore e non cambia mai nulla?può essere meditazione, terapia, immaginazione attiva, lettura di sincronicitá rispetto di sé stessi....tutto e ancora non cambia?cosa rimane da fare?senza rispondere rimanere nell'attesa, affidarsi all'universo o volere è potere ché ormai sono frasi trite e ritrite. Le parlo da psicanalista junghiana che con le proprie tenebre ci sta e scende ogni giorno. Io sono quasi stanca di leggere o sentire consigli che poi risultano non adatti a chi un percorso lo ha già fatto e continua a farlo ogni giorno.....seguo sempre il blog mi piace il suo atteggiamento, non è una critica a lei, ma una richiesta di opinione ben precisa. Grazie mille

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    1. Salve Stefania, per quello che riguarda la mia esperienza, quando nulla si muove, chiedo sempre alla persona come respira, quanto in profondità si permette di portare il sentire. La domanda da fare è quanto ti permetti di lasciare che l'onda della sofferenza si manifesti dentro il corpo, così da sperimentare la finitezza del dolore, così da ascoltare fino in fondo la voce di quella bambina. Mi dici che hai fatto tanto, esplorato tante tecniche, ma la voce di quella bambina che posto ha occupato nel tuo cuore? E' solo nella completa accoglienza del dolore, della voce di quella bambina, che essa si placa. Si tratta di coltivare un atteggiamento di totale arrendevolezza, che nasce dalla volontà di arrendersi a se stessi - è questo che intendo con "affidarsi all'universo". Chiaro per me che non esiste un universo esterno, ma qualcosa di veramente grande dentro di noi. E' la parte divina, che a volte però ci allontana dalla bambina stessa. Quando vogliamo guarire una parte dolorante, non facciamo altro che assumere rimedi per allontanare il sintomo il più possibile. Arrendersi vuol dire accettare l'esistenza di qualcosa che ci fa soffrire, arrendersi alla fragilità come ad una parte sacra attraverso cui possiamo imparare ad amarci totalmente. Io sono arrivata a far pace con la Bambina in questo modo.

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    2. Intanto ringrazio per aver risposto...io cerco ogni giorno di arrendermi o comunque lasciarmi trasportare veramente nella consapevolezza di chi sono e di tutte le ferite mi chiedo solo quando qualcosa si sbloccherá perché mi sembra di stare in un'energia stagnante nonostante veda piccoli movimenti sono sempre piccolissimi in decenni di carenza. Non so come spiegare è molto difficile trovare le parole per spiegare il senso di staticità e impotenza. Chiaro continuo ad affidarmi e a meditare ma a volte non le nego la stanchezza esistenziale. Comunque grazie per la condivisione. Un abbraccio

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    3. L'unica strada possibile è il perdono. Solo col perdono puoi lasciar andare e dare spazio in te, per colmarlo di serenità, ecc..
      Non lo dico perché sono molto buona ed è giusto perdonare. Il perdono in realtà è qualcosa di molto egoistico e alla fine porta "ristoro" e libertà solo a se stessi.
      Quindi, giusto coccolare la bimba in noi, prenderla per mano e rassicurarla, viverla profondamente con ogni lacrima correlata, con ogni respiro spezzato...e lasciare fluire. Accetta che le cose sono andate, così come sono andate.
      Smetti di chiederti:"Perchè?"
      In fondo lo dice anche Gesù sulla croce.
      Padre persona loro, perché non sanno quello che fanno"
      Se "cerchi un motivo, è quello di farti confrontare con una determinata esperienza per farti apprendere e crescere.
      Apprendere di lasciar andare, di perdonare e di riuscire a ritrovare la propria integrità in questa nostra anima spezzata.
      Lo dico per esperienza, tutte le tecniche possono aiutare, ma non aiutano se non respiri fino in fondo al dolore ed impari a lasciar andare.
      Lela

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    4. Grazie Lela per il tuo contributo...apprezzo le tue parole.

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